LINEA DEL TEMPO

Grazie a una collaborazione con l’astrofisico Ron Mallett, professore di fisica all’Università del Connecticut, abbiamo applicato la teoria della relatività generale per installare a Mercato Lorenteggio la prima macchina del tempo. Piegando il campo di gravità, abbiamo trasformato lo spazio-tempo in un ciclo. Percorri anche tu la storia di Mercato Lorenteggio dai giorni più recenti fino al giorno della sua fondazione.

Mentre la Biennale di Venezia 2020 lo seleziona come buon esempio di ‘comunità resiliente’ per le città, Mercato Lorenteggio si ripensa nei mesi di pandemia e costruisce nuovi servizi e iniziative per affrontare questa difficile stagione del quartiere Giambellino, come di tutte le periferie di Milano. Gradualmente piccole forme di vita torneranno a ripopolare anche il Mercato per i prossimi anni!

2021. Fonte Dynamoscopio. Progetto LifeOnMarket, Comune di Milano

Biennale di Venezia

Sono davvero moltissime le iniziative che si svolgono all’aperto, sulla pedana esterna. A una, in particolare, ci sentiamo affezionati, forse perché è avvenuta nello sfortunato anno della pandemia, in una piccola finestra di tempo in cui era ancora permesso: si tratta del laboratorio di costruzione dei tavoli di GameTrification, il gioco della rigenerazione urbana ideato con la collaborazione degli abitanti del Giambellino. E’ tutto pronto per giocare insieme in pedana… non appena sarà possibile!

2020. Fonte: Dynamoscopio. Premio Creative Living Lab, Mibact

Gametrification

Il piccolo spazio dedicato alle attività sociali e culturali è sempre in trasformazione. Ospita mostre e installazioni, botteghe temporanee e laboratori, ma anche presentazioni di libri, dibattiti, piccoli concerti acustici e spettacoli teatrali. Dà casa agli aperitivi in lingua araba con docenti madrelingua del quartiere e fa da classe alla ‘ludoteca didattica interculturale’, un laboratorio ludico-linguistico che accompagna i bambini di origine arabofona a consolidare il loro bilinguismo. Per parlare al quartiere, Mercato Lorenteggio diventa plurilingue!

2018. Fonte: Dynamoscopio. Progetto 64 Decibel, F. Cariplo 

Ludoteca linguistica

E’ tempo di dare nuova vita anche al volto esterno del Mercato, così da lanciare un segnale forte e chiaro al quartiere e alla città: da adesso non si torna indietro! Grazie alla sponsorizzazione tecnica di Sikkens e all’aiuto della rete locale e di decine di volontari, le facciate si trasformano in una memorabile opera d’arte partecipata. Nel corso di una lunga giornata di festa, gli abitanti sono guidati dal collettivo Artkademy a dipingere una striscia rossa verticale alta quanto la propria altezza, componendo così un perimetro simbolico di persone strette intorno al Mercato.

2016. Fonte: Dynamoscopio. Contributo del Municipio 6

Pezzo dopo pezzo prosegue la ristrutturazione degli interni: entrano in funzione la griglieria e il nuovo bar, mentre lo spazio culturale continua a proporre tante iniziative. Nel frattempo Mercato Lorenteggio diventa oggetto del progetto di ‘ricucitura urbana’ del G124 di Renzo Piano, che lascia in eredità una pedana lignea esterna come palcoscenico aperto di quartiere. Tutto è ormai pronto per la prima grande inaugurazione pubblica!

2015. Fonte: Dynamoscopio. Premio Culturability, F. Unipolis

inaugurazione

Finalmente vengono gettate le basi di un esperimento ibrido permanente, portato avanti da Consorzio e Dynamoscopio, per dare nuova linfa al piccolo commercio e rendere il mercato un innesco di rigenerazione urbana del vasto quartiere popolare. ‘Lo stiamo ristrutturando con gusto’ diventa il motto di allora. Il mercato è un cantiere, aperto e molto abitato!

2014. Fonte: Dynamoscopio. Progetto Dencity, F. Cariplo

Così si presentava l’edificio, quando il Comune di Milano mette a bando l’intero stabile e ne assegna poi la gestione al Consorzio Mercato Lorenteggio, composto dai pochi commercianti ‘storici’ rimasti. Il progetto presentato dal Consorzio, oltre a prevedere la ristrutturazione fisica, apre la porta all’associazione Dynamoscopio, incaricata di gestire il piccolo spazio culturale interno e rafforzare, tramite la produzione culturale, il legame con il quartiere.

2012. Fonte: Dynamoscopio

L’avvento della grande distribuzione si fa sentire anche al ‘mercatino’, come viene chiamato dagli abitanti: nel primo decennio dei Duemila, gli oltre 20 esercizi commerciali si riducono a 7 e lo stabile viene sopraffatto dall’abbandono. Tuttavia, commercianti e abitanti non si rassegnano e con una petizione popolare ne chiedono a gran voce una seconda rinascita.

2010. Fonte: Dynamoscopio

Visto da un balcone di via Odazio 8, il mercato coperto era in esterno contornato di bancarelle fisse, che arricchivano l’offerta alimentare. Spesso venivano mandati i bambini a segnare, ovvero a fare piccole compere: i commercianti infatti segnavano le spese su un taccuino e alla fine del mese, quando le famiglie ottenevano gli stipendi, ricevevano il saldo.

1964. Fonte: Pinuccia Montemezzani

Il mercato coperto di Lorenteggio è appena stato costruito e i giardinetti di via Odazio inaugurati. La struttura moderna del mercato fa da sfondo ad una delle innumerevoli processioni religiose che in quegli anni attraversano il quartiere.

1954. Fonte: Archivio Oratorio Murialdo

Finita la Seconda Guerra Mondiale, all’angolo dei caseggiati popolari da poco costruiti fra via Lorenteggio e via Odazio, al posto del mercato coperto ci sono ancora vasti prati incolti, contornati dalle fabbriche che costeggiano il Naviglio Grande.

1947. Fonte: Pinuccia Montemezzani